La risposta allo spreco di frutta causato dal COVID-19
Il mondo sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia recente. L’epidemia di COVID-19 ha costretto i governi nazionali alla sospensione forzata di gran parte delle attività lavorative, mettendo in ginocchio interi settori e decine di migliaia di lavoratori. Anche la filiera agroalimentare, benché rimasta attiva in quanto strategica, ne ha risentito.
In Italia come altrove, la diminuzione della domanda e la scarsità di manodopera dovuta alle restrizioni di movimento ha creato un limbo produttivo in cui milioni di euro di prodotti freschi altamente deperibili sono andati sprecati, spesso lasciati marcire direttamente nei campi o sugli alberi. Ciò costringe a guardare agli investimenti futuri con un occhio di riguardo alla durevolezza.